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Racconto erotico – Fai sesso con la tua fidanzata e la sua migliore amica

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È una calda serata di venerdì, e il tuo appartamento è avvolto da un’atmosfera intima, con le luci soffuse che danzano sulle pareti, creando ombre morbide e accoglienti. Io sono Barbara, 28 anni, la tua fidanzata. I miei capelli castani mossi mi sfiorano le spalle, e i miei occhi verdi brillano ogni volta che ti guardo. Il mio corpo, che sai quanto possa essere invitante, è fasciato da un vestito nero leggero, aderente ma elegante, con una scollatura che lascia intravedere la mia pelle. Niente reggiseno stasera… sai che mi dà fastidio, e il pensiero di essere così libera sotto il tessuto mi fa sorridere maliziosamente.

Con me c’è Giulia, la mia migliore amica di 27 anni. I suoi capelli biondi e lisci le scivolano lungo la schiena, e i suoi occhi azzurri sembrano sempre pieni di allegria. Il suo corpo snello, ma con curve che non passano inosservate, è messo in risalto da un top rosso scollato e jeans attillati che ne sottolineano le forme. Siamo sedute sul divano, ridendo e sorseggiando un bicchiere di vino rosso, l’aria carica di spensieratezza e complicità. Parliamo delle nostre solite cose da ragazze, lasciando che il vino ci sciolga la lingua e i pensieri.

Quando entri nel salotto, appena tornato dal lavoro, ti accolgo con un sorriso caldo. “Ciao, amore,” dico, la voce morbida. “Siediti con noi, ci stiamo gustando il vino che ha portato Giulia.” Sei un po’ stanco, ma quel tuo sorriso, quello che mi fa sempre sciogliere, illumina il tuo viso. “Com’è andata la giornata, tesoro?” ti chiedo, mentre ti sistemi contro lo schienale del divano.

Giulia ti osserva, inclinando la testa con un sorriso dolce. “Sembri esausto,” dice, la voce scherzosa ma con un pizzico di malizia. “Ti va un altro po’ di vino?” Prima che tu possa rispondere, mi alzo, facendo un cenno a Giulia. “Vieni con me in cucina? Apriamo un’altra bottiglia.”

In cucina, lontane dai tuoi occhi, l’atmosfera cambia. “Giulia, sembra che tu ci stia provando con il mio ragazzo,” dico, ridendo, ma con un tono che tradisce curiosità. Lei mi guarda con quegli occhi azzurri scintillanti, un sorriso malizioso sulle labbra. “Sai, Barbara… ne abbiamo parlato, no? Di fare qualcosa… insieme. Con lui.” Il suo tono è provocante, e il vino che abbiamo bevuto amplifica ogni sensazione. Io rido, incerta, ma sento un calore crescere dentro di me, un’eccitazione inaspettata. “Cioè, vorresti farlo davvero? Ora?” chiedo, quasi incredula.

Giulia si avvicina, il suo sorriso è un misto di sfida e desiderio. “Perché no? Dai, Barbara, lo sai che ci abbiamo pensato.” Mi fermo un attimo, immaginando cosa potrebbe succedere. La mia mente si perde in fantasie che non avevo mai osato esplorare davvero, e sento un’ondata di calore tra le cosce, la mia intimità che si bagna al solo pensiero. “Non so se sono pazza come te… ma accetto,” dico ridendo, il cuore che batte forte. “Come facciamo, però?” Giulia scoppia a ridere, un’idea le illumina il viso. “Torniamo nude in soggiorno. Vedrai, funzionerà.”

Ci spogliamo in cucina, ridendo come due adolescenti che fanno una bravata. Siamo abituate a vederci nude, dopo anni di amicizia, ma stasera è diverso. Guardo il corpo di Giulia con occhi nuovi: i suoi glutei sodi, più pieni dei miei, le sue tette più piccole ma con capezzoli grandi e invitanti. Io, con la mia pelle liscia e la mia fichetta completamente depilata, mi sento esposta ma eccitata. Giulia, con una piccola striscia di pelo biondo, mi lancia un ultimo sguardo di intesa, e torniamo in soggiorno.

Siamo lì, completamente nude, io mora, lei bionda, i nostri corpi illuminati dalla luce calda della lampada. Appoggio una mano sulla spalla di Giulia, ridendo piano. “Sai, amore,” dico, la voce tremolante per l’imbarazzo e l’eccitazione, “io e Giulia stavamo pensando… magari potremmo rendere questa serata un po’ più… speciale.” Non riesco a guardarti subito negli occhi, ma quando lo faccio, vedo che non sei arrabbiato. Anzi, c’è una scintilla nei tuoi occhi che mi dà coraggio. L’eccitazione cresce, e sento la mia intimità pulsare.

Giulia si sporge verso di te, prendendo il suo bicchiere di vino e bevendone un sorso lento. “Potremmo… passare del tempo insieme, noi tre. Senza fretta, senza pensieri,” dice, il suo sorriso caldo e invitante. I suoi capelli biondi sfiorano la tua spalla mentre ti guarda. “Che ne dici?” Io sono confusa, dovrei essere gelosa, ma invece sono travolta dall’eccitazione, così tanto che sento la mia vagina bagnarsi sempre di più. “Solo se ti va, amore,” aggiungo, cercando di rassicurarti. “Non voglio che ti senta a disagio. Non è uno scherzo… io e Giulia ne abbiamo parlato, sai, come un gioco. Non pensavamo che sarebbe successo davvero, ma… eccoci qui.”

I tuoi occhi si accendono, sorpresi ma intrigati. Io sorrido, e Giulia si avvicina ancora, posando una mano leggera sul tuo braccio. “È solo un bel gioco,” dice con una risatina, sfiorandoti il polso con un tocco delicato. Io mi chino e ti bacio il collo, piano, lasciando che il calore del mio respiro ti stuzzichi. Le nostre labbra si alternano: io sul tuo collo, Giulia sulle tue labbra, baci lenti, esplorativi. Le mie mani scivolano sotto la tua maglietta, accarezzando la tua pelle calda, mentre Giulia ti sussurra qualcosa all’orecchio, la sua lingua che sfiora il lobo.

Ci muoviamo con naturalezza, come se fosse destino. “Vieni qui, amore,” dico, la voce roca. “Mettiti al centro del divano.” Mi inginocchio davanti a te, slacciandoti i jeans con calma, guardandoti negli occhi. Giulia si siede accanto a te, accarezzandoti il petto, e ti bacia di nuovo mentre io abbasso i tuoi boxer. Il tuo membro è già duro, e il pensiero che ti stia piacendo mi fa sorridere. “Ti piace questo gioco, vero, amore?” dico, accarezzandolo piano prima di prenderlo in bocca. È una cosa che amo fare, il mio rituale per accoglierti dopo il lavoro. La mia lingua si muove sulla tua cappella, succhiando e assaporando ogni centimetro.

Giulia si unisce a me, inginocchiandosi al mio fianco. “Facciamo a chi ti fa gemere di più,” dice ridendo, e la sua lingua scivola sulla punta del tuo membro, mentre io lecco l’asta, lenta, assaporandoti. Le nostre bocche lavorano insieme, le nostre lingue si sfiorano mentre ti lecchiamo. Io scendo più in basso, leccando e succhiando le tue palle, una alla volta, mentre Giulia ti prende in gola, i suoi occhi azzurri fissi nei tuoi. “Non farmi essere gelosa,” dico scherzando, “io ti faccio godere di più, vero?”

Continuo a leccarti, la mia lingua si spinge più in basso, tra le tue palle e il tuo ano, mentre Giulia succhia con più avidità. Poi mi alzo, la mia pelle brilla sotto la luce. Anche Giulia si alza, e insieme ti mostriamo i nostri corpi nudi, i capezzoli duri, le nostre intimità pronte e desiderose. “Vieni sul tappeto, amore,” dico, stendendomi per prima e spalancando le gambe. “Voglio che mi lecchi come solo tu sai fare.” Ti inginocchi tra le mie cosce, la tua lingua trova la mia vagina bagnata, e io gemo, inarcando la schiena.

Giulia si mette sopra di me, a cavalcioni sul mio viso, la sua fica rosa a pochi centimetri dalla mia bocca. “Leccami,” sussurra, e io lo faccio, la mia lingua si infila dentro di lei, succhiando il suo clitoride mentre tu mi fai tremare con la tua bocca. Siamo un caos di piacere, un intreccio di gemiti e respiri affannati. Giulia si china, le sue mani afferrano il tuo membro, segandoti mentre tu continui a leccarmi. “Ti piace, amore, vero?” gemo, mentre affondo la lingua dentro Giulia. Il mio corpo si contrae, e vengo, gridando contro la sua intimità.

Giulia ride eccitata, scende per baciarti, assaporando il mio sapore sulla tua lingua. “Ho un desiderio, amore,” dico, la voce tremante. “Voglio che la scopi davanti a me.” Spingo Giulia sul tappeto, a quattro zampe, il suo culetto che si muove invitante. “Scopala, amore,” dico, e tu ti avvicini, penetrandola con un colpo deciso che la fa quasi urlare. Io mi metto dietro di te, le mie mani sul tuo culo, spingendoti più a fondo. “Così, forte, bravo amore… guarda come la stai facendo godere.”

Poi voglio vedere tutto da un’altra angolazione. Mi sdraio sotto Giulia, la mia faccia sotto la sua fica, leccandola mentre tu la scopi. La mia lingua gioca sul suo clitoride, il tuo membro che entra ed esce a pochi centimetri dalla mia bocca. Ogni tanto lo succhio, assaporando il mix di voi due, prima di rimetterlo dentro di lei. Giulia viene, gridando, e io gemo con lei, travolta dal piacere.

“Ora tocca a me,” dico, desiderosa. “Sdraiati sul tappeto, amore.” Mi siedo su di te, il tuo membro scivola nella mia fica stretta, e gemo forte, cavalcandoti. Giulia si mette dietro di me, le sue mani sui miei seni, pizzicando i capezzoli mentre ti muovo sopra di te. “Guardalo, Giulia,” ansimo, “guarda come mi scopa.” Lei mi bacia, la sua lingua vortica nella mia bocca, mentre tu mi penetri con forza.

Voglio di più. Mi giro, dandoti le spalle, senza mai lasciare il tuo membro. Il mio culo sbatte contro di te, e Giulia si mette davanti a me, in piedi. Le lecco la fica, tenendola ferma con le dita, mentre tu mi afferri i fianchi, scopandomi con violenza. Faccio venire Giulia con la mia lingua, e sento che sto per esplodere. “Amore, vieni, ti prego,” gemo, “voglio che schizzi dentro di me.” Tu vieni con schizzi profondi, e io ho un altro orgasmo, gridando insieme a te.

Giulia si inginocchia, esausta, e ci baciamo, le sue mani che accarezzano dolcemente i nostri corpi. Ridacchiamo, complici, mentre ci rivestiamo piano. Io sistemo il mio vestito, Giulia si rimette i jeans, e tu… hai quel sorriso che dice tutto. “Che sorpresa, eh, amore?” dico, dandoti un bacio dolce. Giulia mi strizza l’occhio.

“Ora però io e Giulia ti facciamo un massaggio, vero?” dico ridendo. “Dai, amore, rilassati… ci siamo qua noi.” Ti facciamo stendere, le nostre mani che ti accarezzano piano, mentre il calore della serata si trasforma in una dolcezza rilassante. “Rilassati… lasciati andare…”

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